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Concerto di musica medievale

Pubblicato il: 03 luglio 2024
Date evento: 14/07/2024
Spazio Espositivo: OGGEBBIO - Giardino storico di Villa Anelli

Oggebbio, frazione Dumera
Domenica 14 luglio ore 17

“Canzoneta va!” concerto di musica medievale
con Murmur Mori

La Rete Museale Alto Verbano, con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Oggebbio, nell’ambito della rassegna “Musei e i cultura tra lago e monti”, che gode del sostegno di Unione lago Maggiore e Fondazione Comunitaria del VCO, propone domenica 14 luglio alle ore 17 presso il piccolo borgo medievale di Dumera (Oggebbio), un concerto di musica medievale con l’ensemble Murmur Mori (Mirko Virginio Volpe: canto, guiterne, symphonia, tamburo; Silvia Kuro: canto, organo portativo, nakers, acqua e terracotta, cucchiai; Alessandra Lazzarini: flauti traversi, coro; Matteo Brusa: citola, riqq, darbouka, triangolo, coro).
Al termine aperitivo offerto da Pro Loco Oggebbio. In caso di cattivo tempo il concerto si tiene presso la Sala Polivalente in frazione Gonte.

Proposta musicale:
La proposta “Canzoneta, va!” si basa su liriche italiane e provenzali dei secoli XII e XIII di Gherardo Patecchio, Monge de Montaudon, Raimbaut de Vaqueiras, Aimeric de Peguilhan, Sordel, Guillelma de Rosers, Lanfranc Cigala, Rinaldo D’Aquino, Giraut de Borneill, Peirol, Anonimo, elaborate Mirko Volpe, Silvia Kuro e basate su documenti tratti da Biblioteca Nazionale Braidense, Biblioteca Medicea Laurenziana, Biblioteca Ambrosiana, Archivio di Stato di Bologna.
Nel XII, XIII e XIV secolo le persone e l’arte viaggiavano di continuo e spesso negli ultimi versi delle composizioni, sia maschili che femminili, vi era un envoi o tornada, ciò è a dire un commiato con il quale s’inviava la canzone alla persona desiderata, spesso attraverso un messaggero.
“Canzoneta, va!”, il titolo del programma musicale dell’ensemble Murmur Mori, era anche una formula spesso utilizzata come envoi, perfetta per indicare il lungo peregrinare che fecero la poesia e la musica giunte dalla Provenza in Italia, influenzando la poesia volgare italiana, viaggiando dalle corti del Nord Italia alle piazze di Bologna, lasciando traccia di materia di Francia anche nelle celebri rime dei Memoriali Bolognesi.
L’Italia dei secoli XII e XIII era un paese che accolse nelle sue corti e nei suoi comuni le muse Provenzali e Francesi che spesso ripararono in territorio italiano per cercare fortuna nelle prestigiose corti o per sfuggire alle persecuzioni religiose, alimentando una scuola di poesia e musica nostrana che già andava formandosi e che scolorì soltanto con l’arrivo della poesia degli stilnovisti che, primi tra tutti Dante e Petrarca, spesso cantarono lodi d’ammirazione nei confronti dei trovatori che li precedettero.

Informazioni: Rete Museale Alto Verbano tel. 0323 840809; mail rete@unionelagomaggiore.it

Gli artisti
Ciò che probabilmente scandalizzerebbe i trovatori del XII secolo, se fossero vivi al giorno d’oggi, non sarebbe il vedere le loro liriche messe in scena, ma assistere ad una messa in scena senza Amore. Questa convinzione genera l’originale espressività che caratterizza i concerti dell’ensemble Murmur Mori. Confidando solo ed unicamente nelle fonti originali Mirko Volpe e Silvia Kuro, fondatori dell'ensemble, effettuano le loro ricerche sul campo visionando personalmente i manoscritti contenenti le liriche le cui melodie sovente vennero affidate alla tradizione orale. Ispirati dalla musa popolare e dalle realtà nelle quali ancora sopravvive, l’ensemble Murmur Mori indaga la poesia giullaresca lavorando sulla ricostruzione del suono della lirica italiana delle origini e della musica secolare del “Medioevo”. L’intento principe è quello di riscoprire la musicalità della poesia in volgare dal momento che la maggior parte di queste liriche furono cantate ancor prima di esser scritte, come metrica e forma suggeriscono, quando nessuno ha più tentato di metterle in musica nuovamente lasciandole confinate in studi letterari. Il risultato è: “nuova musica antica”, composta sia dalle forme musicali dei secoli medievali che dai modi della musica popolare. Gli strumenti musicali utilizzati sono riproduzioni basate su raffigurazioni del XII-XIII-XIV secolo. Nel 2022 la versione in francese del programma musicale “Poetesse, poeti e giullari d’Italia” è stata presentata al prestigioso festival “Festes Baroques”, nello stesso anno viene pubblicato “Dançando la fressca Rosa”: mini-album frutto della ricerca di Mirko e Silvia sui Memoriali Bolognesi del XIII secolo, svolta con l’Alma Mater Studiorum di Bologna, progetto MemoBo. Sempre nel 2022 rilasciano il singolo “Aiuta De', vera lus et garçat”, registrato all'interno dell'Abbazia dei Santi Nazario e Celso (NO); questa registrazione è la ricostruzione musicale di un’Alba trobadorica tradotta in un volgare piemontese nel XIII secolo. Nel 2023 per l'etichetta NovAntiqua Records rilasciano l’album “Canzoneta, va!”, interamente registrato all'interno dell'Abbazia di Morimondo (MI). Canzoneta, va! è frutto della ricerca sul legame tra poesia Provenzale ed Italiana nei secoli XII e XIII; nello stesso anno vengono contattati dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava per due concerti inseriti nella rassegna di eventi culturali de “La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”. Murmur Mori ha vinto il Premio Italia Medievale del 2023 classificandosi al primo posto nella categoria “spettacolo”. L’ensemble Murmur Mori durante i suoi spettacoli non ha mai utilizzato l’ausilio di elettricità o amplificazione, scelta non solo estetica bensì determinata dal desiderio di offrire un ascolto più autentico, poiché ignorare o modificare il suono del luogo sarebbe una mancanza nei confronti della musica che Murmur Mori tenta di ricostruire. La musica risuona all’interno degli ambienti storici che da secoli la restituiscono al nostro orecchio arricchita con la loro personalità. Al fine di valorizzare il territorio, oltre al patrimonio musicale e poetico, tutte le registrazioni dell'ensemble Murmur Mori vengono documentate attraverso foto e filmati volti alla diffusione della bellezza artistica e storica dei luoghi nei quali le ricerche dell'ensemble vengono svolte. Tutti i film sono disponibili dal sito murmurmori.com. 

Musicisti: 
Mirkò Virginio Volpe. Direttore artistico dell’ensemble. Dopo aver vissuto e studiato per sei anni a Bologna, dal 2017 ha abbandonato completamente ogni realtà cittadina preferendo condurre una vita da bohème in una vecchia casa fatiscente nel centro di un piccolo ed antico borgo delle Alpi Piemontesi. Qui, grazie al contatto con la natura selvaggia, può dedicarsi con maggiore dedizione esclusivamente alla pratica musicale ed alla ricerca storica. 
Silvia Kuro. Studia e pratica canto popolare e canto gregoriano; è parte del coro della Schola Gregoriana diretta da Giovanni Conti e Riccardo Zoja della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano. É archivista e si occupa della paleografia musicale per Murmur Mori. Suona l’organo portativo, le percussioni, canta e compone. 
Alessandra Lazzarini. Iniziò i suoi studi di pianoforte e canto corale alla scuola di musica “Santa Cecilia” di Rovigo. Diplomata in flauto traverso al conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, si perfezionò ulteriormente negli anni successivi sotto la guida del Maestro Daniele Ruggieri. Oggi vive a Bologna ed è docente di flauto traverso a Marghera (VE). Collabora con Murmur Mori dal 2015. 
Matteo Brusa. Ricercatore di musica popolare e tradizioni lombarde, collabora con l’ensemble dal 2019 occupandosi delle percussioni e curando la parte tecnica delle registrazioni e delle produzioni. 

Immagini

Unione del Lago Maggiore

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