Viaggio sull'acqua e nel tempo tra Cannero e Cannobio
Pubblicato il: 25 maggio 2021
Date evento: 12/06/2021
Spazio Espositivo: CANNERO RIVIERA - Museo Etnografico e della Spazzola - Parco degli Agrumi CANNOBIO - Palazzo Parasi
Viaggio sull’acqua e nel tempo tra Cannero e Cannobio
Crociera Cannero-Cannobio con commento storico
SABATO 12 GIUGNO 2021 ORE 14.30
Per la stagione culturale “Verbano Barocco 2021”, promossa dalla Rete Museale Alto Verbano con la collaborazione delle Associazioni Pro Museo del Cappello e La Degagna di San Martino e il sostegno dell’Unione del Lago Maggiore e della Fondazione Comunitaria VCO, sabato 12 giugno si terrà una crociera in catamarano ad energia solare da Cannero a Cannobio in compagnia dello storico Sergio Monferrini che farà conoscere la famiglia Borromeo d’Angera, i rapporti con il territorio di Cannero e Cannobio e gli interventi di mecenatismo per il Santuario della SS. Pietà.
Ore 14.30 partenza da Imbarco Hapimag a Cannero Riviera
Ore 15.30 Visita del Santuario della SS. Pietà a Cannobio
Rientro a Cannero previsto per le 17
Per la partecipazione all’iniziativa si richiede una quota di 10 euro e la PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, da farsi telefonicamente allo 0323 840809, via SMS o whatsapp 348 7340347 o con e-mail: rete@unionelagomaggiore.it
Il relatore: Sergio Monferrini
Archivista, libero ricercatore, è presidente dell’Associazione Scrinium – Amici dell’Archivio di Stato di Novara. Si occupa da molti anni di storia novarese e lombarda, in particolare fra Cinquecento e Settecento. Ha pubblicato numerosi volumi e saggi, ha curato mostre e convegni, e partecipa a incontri nazionali e internazionali. Ha pubblicato con Anna Elena Galli un volume sulla famiglia Borromeo d’Angera, ha collaborato al catalogo su Vitaliano VI Borromeo per la mostra che è aperta all’Isola Bella, ed è appena uscito il suo libro su Carlo IV Borromeo Arese viceré di Napoli. Per conoscere le sue pubblicazioni: https://independent.academia.edu/SergioMonferrini
Il tema della chiacchierata in crociera: I Borromeo d’Angera
I Borromeo d’Angera, così detti per distinguerli dal ramo primogenito, hanno la loro origine da Giulio Cesare II (1593-1638), che divise con il fratello Carlo III i feudi e i beni della famiglia. Prediletto dallo zio cardinale Federico, ebbe da lui il marchesato di Angera, e abbracciò la carriera militare, morendo durante l’assedio di Vercelli. Dalla moglie Giovanna Cesi, erede di una delle grandi famiglie della nobiltà romana, nacquero 13 figli, che però non ebbero discendenza. Fra di loro si possono ricordare Giovanni, che fu commissario generale dell’esercito, Federico, cardinale e segretario di Stato, Antonio Renato, mastro di campo e mecenate, e infine Paolo Emilio, ultimo della famiglia, che contribuì alla costruzione del colosso di S. Carlo ad Arona. A loro spettava il feudo di Cannobio e, fra le numerose opere di mecenatismo sul Lago Maggiore, contribuirono alla realizzazione del Santuario della SS. Pietà.