Lezioni di immortalità
Pubblicato il: 18 aprile 2019
Date evento: 28/04/2019
Spazio Espositivo: CANNERO RIVIERA - Museo Etnografico e della Spazzola - Parco degli Agrumi
Archeologia e poesia: questi gli ingredienti del libro di Flaminia Cruciani “Lezioni di immortalità” che verrà presentato domenica 28 aprile alle ore 17.30 a Cannero Riviera presso la sala Lido. L’iniziativa si inserisce nella programmazione degli Amici del Museo etnografico di Cannero Riviera e della Rete Alto Verbano e si preannuncia come un’affascinante viaggio nel mondo antico alla scoperta del senso dell’archeologia e anche… del senso della vita, con una figura rilevante di poetessa e archeologa.
Flaminia Cruciani si è infatti laureata in Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico, presso l’Università Sapienza di Roma, e ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia orientale. Per tanti anni ha partecipato alle campagne di scavo della Missione archeologica italiana a Ebla, in Siria, uno dei siti archeologici più straordinari del panorama mondiale. Nel tempo ha sviluppato anche un rapporto particolare con la poesia: tra le sue raccolte poetiche, le più recenti sono Piano di evacuazione (2017) e Semiotica del male (2016). Negli ultimi anni si sta dedicando all’archeologia dell’anima.
Scrive Cruciani «l’archeologia è più affine alla poesia di quanto possiamo immaginare, si tratta in entrambi i casi di svelamenti, perché in un frammento si svela il mistero delle domande che ci abitano da sempre».
“Lezioni di immortalità” non è un manuale di archeologia, né un diario di viaggio o di avventure. È il racconto della più bella lezione d’immortalità che l’autrice ha ricevuto dalla vita: l’archeologia in una terra millenaria, la Siria, con la sua straordinaria gente. Dalla preparazione del viaggio all’organizzazione delle attività di scavo, dal rapporto con la popolazione locale alle numerose difficoltà della vita nel deserto…
Durante l’incontro l’autrice dialogherà con l’archeologa verbanese Elena Poletti, coordinatrice della Rete Museale Alto Verbano e conservatrice del Museo Archeologico di Mergozzo: sarà l’occasione per scoprire l’affinità tra ricerca archeologica e poesia, approfondire il filo rosso che lega la ricerca sul passato, in qualunque parte del mondo si svolga, e condividere con il pubblico l’emozione dell’affascinante lavoro dell’archeologo, oltre gli stereotipi.