Per la rassegna Ri.VElazioni della Rete Musei Alto Verbano

Battiti d’Antico

Venerdì 29 agosto ore 21

Chiesa “nuova” di San Maurizio, Viggiona

La stagione culturale “della Rete Museale Alto Verbano, che gode del sostegno dell’Unione del Lago Maggiore e della Fondazione Comunitaria VCO, propone il concerto “Battiti d’Antico” nella maestosa cornice della chiesa seicentesca di San Maurizio a Viggiona, che nella serata di venerdì 29 agosto ore 21 ospiterà l’Ensemble Euphrosin&Desmòs, con le giovani voci di Tiziana Bona (solista), Alessandro Bona e Simone Principalli, accompagnate dagli strumenti di antichi suonati da: Paola Cinzia Baggio (salterio), Maria Paleari, Raffaella Morena (arpe), Aurora Sciammetta (voce e ribeca), Salvatore Sciammetta (organo portativo) e da improvvisazioni alle percussioni a cura di Davide Broggini.

Il concerto offre un viaggio tra sacralità e umanità, tra preghiera e danza. Il suono delle Cantigas, del Libre Vermeil e delle laude si intreccia al respiro profondo delle percussioni a pelle, battito primordiale che scandisce il tempo e la devozione. La voce si fa luce, il ritmo si fa terra. Ma nel passaggio attraverso il tempo, l’amore di Guillaume de Machaut, con le sue melodie raffinate, si fa amore terreno, pur sempre intriso di sacralità, celebrando la passione e la devozione attraverso la musica della corte. Tra i canti di cortesia e le vibranti melodie del Rinascimento, l’intensità emotiva cambia, ma l’anima resta sospesa tra preghiera e carne, tra il divino e l’umano. In questa sospensione tra passato e presente, Davide Broggini darà voce all’imprevisto, improvvisando e ricamando sulla trama del suono.

L’evento è ad ingresso libero – gradita offerta a sostegno delle attività della Ri.VE. Rete Musei Alto Verbano

Informazioni: SMS 348 7340347 • tel. 0323 840809 • rete@unionelagomaggiore.it

Gli artisti:

Euphrosin&Desmòs è un gruppo nato dall’unione di due realtà attive nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola: l’Ensemble Euphrosine, fondato nel 2013 da Salvatore Sciammetta con l’obiettivo di studiare e sperimentare il repertorio del Quattrocento, attraverso l’impiego di voci accompagnate da strumenti. Questo approccio consente di superare l’idea di esecuzioni esclusivamente “a cappella”, anche nel vasto repertorio sacro.

Accanto a questa realtà si colloca il Coro Giovanile Desmòs, da cui è emerso il desiderio, da parte di alcuni giovani, di avvicinarsi alle affascinanti melodie medievali con un approccio spontaneo, libero da ogni impostazione accademica.

Da questo incontro nasce una realtà esperienziale aperta a giovani amatori interessati a sperimentare, con la voce o con uno strumento, percorsi musicali non rigidamente legati alle correnti dominanti della prassi esecutiva.

Salvatore Sciammetta si diploma in Pianoforte, proseguendo poi gli studi di Composizione con Angelo Bellisario e Irlando Danieli. Presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ottiene il diploma in Musica Corale, Direzione di Coro e Composizione Corale con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale.

Approfondisce la prassi esecutiva della polifonia medievale e rinascimentale presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano con Diego Fratelli, conseguendo successivamente il Diploma Accademico di II livello in Polifonia Antica presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, con il massimo dei voti e la lode. Si perfeziona in Canto Gregoriano con Fulvio Rampi e, dal 2000 al 2008, studia il Metodo Funzionale della Voce con Monica Scifo e Johanna Rhomert Landzettel.

Come maestro del coro per As.Li.Co. (Associazione Lirica e Concertistica Italiana), si esibisce nei principali teatri del circuito lirico lombardo e nazionale: Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Coccia di Novara, Teatro Fraschini di Pavia e Teatro Chiabrera di Savona, ecc.

Fondatore e direttore di numerosi cori ed ensemble vocali, affronta un repertorio ampio che spazia dalla musica antica alla polifonia moderna e contemporanea, con frequenti incursioni nel repertorio popolare.

Si è esibito per importanti festival italiani, tra cui il Festival Cusiano di Musica Antica, D’Umbria Musica Antica, il Festival del Medioevo a Spello, lo Stresa Festival, il Festival dell’Ascensione di Milano, la stagione degli Amici della Musica “Vittorio Cocito” di Novara e numerosi altri.

Nel 2024 è ammesso al concorso per esami e titoli per l’insegnamento della disciplina COID/01 – Direzione di coro e composizione corale, ai sensi del DM 180/2023, presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento.

Nell’estate del 2025 inizia a tenere, in diverse sedi del nord Italia, una serie di masterclass per conto di Chorus Inside International dedicate alla lettura cantata delle fonti antiche.

Davide Broggini

Compositore, musicista elettronico e percussionista. Vincitore del primo premio assoluto del concorso internazionale Freequencies-Seeyousound per la migliore sonorizzazione dal vivo nel 2022.

Lavora per il Torino Film Festival alla risonorizzazione de “L’Uovo dell’Angelo” insieme a Giovanni Corgiat nel 2022. Laureato con il massimo dei voti in musica applicata presso la Civica Scuola di musica C. Abbado e in percussioni classiche presso il conservatorio G. Cantelli di Novara. Attualmente si sta specializzando al Master of Arts in Music Composition & Theory del Conservatorio della Svizzera Italiana.

Collabora con fondazioni e collettivi tra i quali LAC (Lugano Arte e Cultura), RSI (Radio della Svizzera Italiana), Fanny Alexander, Angelo Mai, Bluemotion, Fondazione Pistoletto, Civica scuola di Cinema L. Visconti, Civica Scuola di Teatro P. Grassi, Teatro Elfo Puccini.

L’AMBIENTAZIONE:

La grandiosa chiesa parrocchiale di San Maurizio a Viggiona fu costruita a motivo di un decreto vescovile del 1640 per sostituire la chiesa, oggi detta “Vecchia”, considerata troppo distante dal paese. L’attività edificatoria ebbe inizio nel 1689 per concludersi nel 1697, come si legge sull’architrave di ingresso. La consacrazione avvenne nel 1749. Diversi arredi furono portati dalla chiesa vecchia, quali il tabernacolo, il pulpito ligneo, il Crocifisso ligneo che orna l’omonimo altare, e uno straordinario polittico cinquecentesco di Petrus Renulfus, purtroppo oggetto di un furto sacrilego.

All’interno, oltre ai già citati elementi antichi traslati dalla chiesa vecchia, sono da notare quali opere pregevoli la statua lignea della Madonna del Rosario e l’organo del 1880. Pienamente barocchi sono gli altari laterali realizzati e decorati tra la fine del Seicento e la metà del Settecento e dedicati, sul lato a sinistra dell’altare alla Madonna del Rosario e a Sant’Antonio da Padova, sul lato a destra al Crocifisso con San Carlo e alle Anime Purganti, anche la cappella del Battistero fu approntata in quegli anni.